Clash – London Calling

clash-london-callingIl successo di pubblico e critica negli USA per i Clash arrivò con London Calling, un album doppio pubblicato nel dicembre 1979, venduto al prezzo di un album singolo (su insistenza della band). A fianco del punk classico, presentava una serie di stili più ampia degli album precedenti, tra cui il rockabilly in stile americano e il reggae che risuonava assieme al movimento ska britannico.

Per la produzione dell’album i Clash si affidarono a Guy Stevens, noto per il grande talento nell’ R&B, mentre per le prove e le registrazioni preliminari i Clash trovano una nuova base, iVanilla Studios, un garage riadattato.

L’album è una pietra miliare, e canzoni come Train in VainClampdown e London Calling si sentono con regolarità sulle stazioni radio di musica rock dei giorni nostri. Il tema politico è molto frequente (anche se non l’unico): Spanish Bombs rievoca la guerra civile spagnola; The Guns of Brixton la situazione incandescente del quartiere popolare londinese abitato da immigrati; Clampdown è al tempo stesso un ricordo dei crimini nazisti ed una critica al sistema capitalista; Koka Kola uno sguardo spietato sulla realtà americana; infine Revolution Rockè il vero manifesto politico della band.

Il titolo di London Calling evoca la frase pronunciata dall’annunciatore radiofonico statunitense Edward R. Murrow durante la seconda guerra mondiale, e la canzone che da il titolo all’album annuncia che “…war is declared and battle come down…” (la guerra è decisa e inizia la battaglia). Mette in guardia contro l’aspettativa di vederli come dei salvatori — “… now don’t look to us / Phoney Beatlemania has bitten the dust…” (non rivolgetevi a noi / la sciocca Beatlemania ha morso la polvere) — ritrae un disegno disperato del periodo; “The ice age is coming, the sun’s zooming in / Engines stop running, the wheat is growing thin” (L’era glaciale sta arrivando, il sole implode / i motori smettono di funzionare, il grano cresce rachitico) — ma chiama gli ascoltatori a uscire dal loro stupore drogato e a intraprendere la lotta senza guardare costantemente a Londra, o agli stessi Clash, per indicazioni — “Forget it, brother, we can go it alone… Quit holding out and draw another breath… I don’t wanna shout / But while we were talking I saw you nodding out…” (Scordatelo fratello, possiamo fare da soli… smetti di resistere e fai un altro respiro… Non voglio urlare / ma mentre parlavamo ti ho visto fare un cenno…) — chiedendo alla fine, “After all this, won’t you give me a smile?” (Dopo tutto questo, non vuoi rivolgermi un sorriso?). Da avere.

Anno 1979

Brani

  1. London Calling
  2. Brand New Cadillac
  3. Jimmy Jazz
  4. Hateful
  5. Rudie Can’t File
  6. Spanish Bombs
  7. The Right Profile
  8. Lost In The Supermarket
  9. Clampdown
  10. The Guns Of Brixton
  11. Wrong’em Boyo
  12. Death Or Glory
  13. Koka Kola
  14. The Card Cheat
  15. Lover’s Rock
  16. For Horsemen
  17. I’m Not Down
  18. Revolution Rock
  19. Train In Vain

Casa Discografica Epic Records

 

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