Marillion – F.E.A.R. (Fuck Everyone And Run)

fearLa band inglese, tra i maggiori esponenti del neoprogressive, continua ad arricchire la storia della musica, a scrivere canzoni ispirate e maestose, leggere come il primo pensiero di domenica mattina e pesanti come le storie di cronaca dei nostri giorni. 
F.E.A.R., acronimo di Fuck Everyone And Run che secondo i musicisti in questione meglio racchiude il significato delle liriche, è solo l’ultimo capitolo di una protesta sempre più difficile da trattenere, un risentimento che questa volta tocca direttamente il Regno Unito, la propria terra, i propri cari e la propria casa con giardino.

Sessantotto minuti a base di soli cinque lunghi brani senza single radio-friendly evidenti: ricercato, ben strutturato, con atmosfere idilliache: spicca la chitarra lirica di Steve Rothery che accompagna l’intero album, cullando l’ascoltatore con note armoniche e pulite. È sicuramente un disco che richiede più ascolti, impossibile comprenderlo così, di getto: si tratta di afferrare testi complessi, accompagnati da melodie altrettanto consistenti, ma rese più leggere dalla frammentazione delle tracce in altre mini canzoni, proprio seguendo la forma di un concept album.

Suggerimento: non si può non ascoltare quest’album!

 

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