Alice Cooper – School’s Out

alice cooper - schools outIniziamo questa nostra nuova recensione dicendo subito una cosa che molti, ne sono certo, non digeriranno: questo lavoro di Alice Cooper School’s Out, rispetto ai precedenti lavori, sembra non sia poi andato molto giù agli estimatori di Cooper se si esclude la title track che lo ha reso famoso. Infatti, il disco in questione rappresenta una sorta di stop obbligato dopo l’ottimo successo delle precedenti produzioni.

Con questa uscita Alice Cooper sembra fare un salto nel vuoto, un vuoto che lo proietta guarda caso con il successo di un solo brano, verso uditi tipicamente di stampo commerciale, meglio più votato ad ascolti alla portata di tutti. Sembra qui che il Cooper conosciuto con Easy Action, Love is to death, etc, si stia quasi per eclissare.

Nonostante ciò, e nonostante questa convinzione critica di massa, è comunque la canzone School’s Out a far conoscere ancor di più al pubblico l’artista Alice Cooper & band.

Nel volume di Riccardo Bertoncelli e Gianni Sibilla “Storia leggendaria della musica rock”, a proposito di Cooper i due scrivono: “School’s  Out  è un aggiornamento dei vecchi temi scolastici di Chuck Berry…… un turgido hard rock sempre sul punto di esplodere ma in realtà ben attento a non turbare e a non esporsi  troppo.”

Una riflessione azzeccata che fa ben capire quanto, dietro la maschera ed il teatro-rock-shock-horror di Cooper, si nasconda un genio degli affari (lo abbiamo già scritto), una sorta di antesignano di Trump o di altri ricconi di sorta. E la ricchezza di Cooper? Quella la si può trovare facilmente nei suoi dischi, nelle sue ambientazioni, nelle sue sonorità “uniche” che hanno reso l’hard rock un genere destinato a durare a lungo, nonostante i suoi alti e bassi, ma che ha dato vita ad altri generi e derivati.

La title track di quest’album, con uno dei riff di chitarra più ascoltati e popolari, capace di passare dal rock al blues al jazz, fa subito pensare ad un lavoro concepito e studiato nei minimi dettagli: Purtroppo però è solo un’impressione destinata a durare poco!

Infatti, anche se la successiva Luney può sembrare un brano più abbordabile grazie anche a certe influenze jazz, durante l’ascolto la musica si presenta solo ad una sorta di accompagnamento per la ripugnante storia raccontata del tossicodipendente che ruba il suo rasoio per……

Gutter Cat e Street Fight sembrano essere due brani fotocopia che lasciano un senso di smarrimento generale perché è come se in entrambi il caos strumentale regna sovrano.

Anche in Blue Turk, così come nelle precedenti tracce, il basso ha la meglio sugli altri strumenti ma qui quello che si denota di più sono i testi, ben concepiti che danno finalmente “voce” ad un Cooper in ombra se non fosse ancora per la title track. E poi qui va segnalato un assolo di chitarra con l’aggiunta dei fiati che riescono egregiamente a mantenere l’atmosfera jazzata che Cooper ha inteso dare alla song, un pezzo che può essere collocato in una via di mezzo tra il bene ed il male, discreto al cospetto dell’intero album.

Per ascoltare ancora qualcosa di buono, è necessario giungere all’ultima traccia del disco, quel Grande Finale che si propone come uno strumentale all’inizio un po’ bislacco e poi d’improvviso capace di trasformarsi nell’anticipazione dei tempi futuri che verranno con una sorta di techno che incontra il jazz. Insomma, una specie di composizione alla West Side Story.

Che dire, qui in fondo si parla di giovani in difficoltà quando sono fuori dalla scuola.

School’s Out è comunque un album coinvolgente per il concetto che tende ad esprimere, irriverente e scandaloso come sempre lo è stato Alice Cooper.

Certo che gran parte del successo di School’s Out lo si deve anche al capillare lavoro del solito produttore Bob Ezrin che sfruttando al meglio le doti di Alice, produce un disco le cui tracce durano al massimo 5 minuti.

Nonostante tutto però è ancora un album che resiste ….. anche fuori dalla scuola. Peccato, poteva andar meglio ad Alice Cooper, ma pensiamo che il successo del solo brano School’s Out lo abbia ri-pagato …… e di molto.

 

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