Jethro Tull – Living in the past

Per il loro modo di proporre rock, per i formidabili musicisti che vi facevano parte, per quello che la band stessa rappresentava ed ha rappresentato nella storia del rock,  era assolutamente impensabile che il meritato successo non arrivasse, prima o poi, anche per i Jethro Tull. E così sulla scia dei precedenti lavori, il gruppo si presenta stavolta con Living in the past, un album appositamente ideato dal leader Ian Anderson, un disco composto da una serie di singoli, tutti di pregiata fattura. Quando si pensa ai classici album prodotti in studio dalle band progressive del periodo, Living in the past diventa da subito un caso a sé in quanto, qui, ci si trova in realtà di fronte ad una vera e propria raccolta di canzoni scritte tra il 1968 ed il 1972, comprese due composizioni realizzate dal vivo nel novembre del 1970 durante un loro concerto tenuto al Carnegie Hall di New York.

Il long-playing, oltre ai già famosi brani presenti in Stand Up, Bourée, ispirato ad una composizione di Back, e Locomotive Breath che è sempre stato considerato uno dei veri cavalli di battaglia della band, contiene anche ulteriori pezzi degni di nota quali l’esaltante Love Story, la triste canzone di Natale, Christmas Song, o Sweet Dream vero esempio di progressive sinfonico.

In realtà, Living in the past, proprio per come è composto, potrebbe far pensare ad una antologia, anche se tale non è, perché questo entusiasmante lavoro dei Jethro Tull del menestrello Ian Anderson, è da considerarsi come un vero e proprio album, una composizione splendida nella sua interezza e nel suo genere, una specie di fotografia dei primi quattro anni di attività del gruppo inglese.

E veniamo ora all’album in questione. Dopo il grande successo ottenuto da Aqualung, i Jethro Tull avevano al proprio attivo ben cinque produzioni che, di fatto, facevano denotare la maturità raggiunta da Ian Anderson & C. che si presentavano con un sound più corposo rispetto  agli esordi, uno stile che consentiva finalmente il definitivo passaggio dal folk-rock al progressive.

Il brano di apertura di Living in the past, Song For Jeffrey, è un brano scritto nel 1968 e presente nell’album d’esordio This Was. La canzone, era stata dedicata ad un amico di Ian Anderson che era stato il bassista di due band provenienti da Blackpool, per poi passare nei Jethro fino al 1967. Tra l’altro, proprio questo brano fu il primo singolo estratto sotto l’egida dell’etichetta Islands Records. Love Story è invece un pezzo molto breve, pieno di vivacità sonora, gradevole e trascinante nel suo insieme, un pezzo comunque alquanto strano e di breve durata che mette in luce tutta la bravura dei Jethro. Con Christmas Song invece, torna il rapporto con il fatto religioso di Ian Anderson, un rapporto sempre alquanto complesso ed ambiguo dove gli spunti per una attenta riflessione sui natali del post ’68 non mancano.

Living the past, la quarta traccia di questo lp, seguita subito dopo da Driving Song mette subito in risalto gli arrangiamenti ed il nuovo stile adottato dalla band di Anderson che introduce un suono di chitarra che non è più dominante come nei precedenti lavori.

Bourèe è l’altro  brano estratto da Stand Up, un brano tutto strumentale che riarrangia la Suite per liuto n. 1 BWV 996 di Back dove domina incontrastato il flauto di Anderson. Sweet Dream è invece un singolo pubblicato nel 1969 dove la presenza dei fiati e dell’orchestra rende giustizia ad un prog sinfonico da ascoltare con attenzione. Singing All Day è invece un pezzo inedito che presenta un buon rock mentre Teacher, estratto da Benefit è in realtà uno dei primi pezzi hard della band. Inside è invece una ballata dove Anderson & C. raggruppano in circa quattro minuti tutte le caratteristiche del sound che li ha resi famosi, un brano veramente bello dove il basso la fa da padrone.

Del disco 2 vogliamo qui prendere in esame la sola Locomotive Breath, eccelsa nella sua strabordante potenzialità tra classicismo lisztiano e jazz puntellati da uno strepitoso pianoforte che rendono il pezzo uno dei più belli in assoluto di quell’hard-rock/blues che i Jethro Tull hanno sapientemente saputo trasmettere.

Living in the past è un album che i Jethro Tull hanno consegnato alla storia, un album che ha avuto numerose riedizioni, un lavoro che ritorna come non mai perché mai sarà possibile dimenticare tutto ciò che ha rappresentato.

Living In The Past merita particolare attenzione perché ci propone i Jethro Tull nel momento migliore della loro fantastica carriera, una fantastica raccolta di brani che non hanno mai avuto paura del tempo per questo gruppo che negli anni 70 scrisse una delle pagine più interessanti della musica rock.

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