Alice Cooper – Along Came A Spider

Alice Cooper con Dirty Diamonds, era ritornato all’amato garage-rock un ritorno che si confermava poi con la realizzazione di Along Came A Spider album questo che segue le impronte di Dirty ma che è ben alimentato dall’inserimento di momenti musicali che nel 2005 avevano un loro ruolo nel panorama della musica rock. Infatti, con Dirty Diamonds l’artista Cooper aveva realizzato un’ottima produzione di rock’n’roll ma che strizzava l’occhio alla vecchia scuola in chiave nuova e moderna. Certo Along Came A Spider non presenta facilità di assimilazione anche per chi l’artista statunitense ce l’ha quasi nel proprio dna, ed infatti questa ulteriore produzione dello shock rocker si presenta come un album concept dove è raccontata la storia di un serial killer, Spider, che guarda un po’ sembra essere il contro eroe dello Spiderman più conosciuto. La storia è presto scritta: Spider è animato dalla volontà di creare un ragno con le gambe delle proprie vittime e tutto andrà alla perfezione fino a quando il protagonista si innamorerà della sua ultima vittima, una ragazza che lo affascina come splendide sono, in questo lavoro, le prestazioni di un Cooper semplicemente incredibile. Certo è che se Cooper aveva intenzione di produrre qualcosa di inquietante ed orribile, con Along Came A Spider riesce a farlo in modo perfetto anche se poi tutto il tutto nel suo insieme offre un risultato che dire semplicemente depressivo è poco. Ma Along Came A Spider è anche un disco che sta al centro di quelle strade musicali consone all’artista, siano che esse siano state percorse sia che debbano essere ancora percorse. E se questo lp non ha nulla a che fare ad esempio con Trash, in  Along Came A Spider Alice Cooper e la sua band riescono a produrre qualcosa di veramente unico e moderno per quel periodo. E che musicisti poi contornano ancora una volta Cooper che, come sempre, sceglie per se il meglio del meglio sulla piazza! Tanto per citarne alcuni che hanno collaborato alla produzione di questo album: Slash, Ousborne, Steffen Presley e così via. Ed infatti, questa produzione è puro metal a tutti gli effetti ma con tutte le note perfettamente inserite nelle partiture che elevano i testi a veri e propri momenti descrittivi della storia di Spider. Along Came A Spider tra quelli prodotti da Cooper è stato l’album che ha raggiunto il più alto posto nelle classifiche dopo Hey Stoopid, ma è anche un album che richiama alla mente alcuni momenti della mostruosa creazione di Frankstein quando il serial killer Spider prende una gamba dalle proprie vittime per ricreare un ragno. Come spesso il frontman ci ha abituato in passato, questo album si presenta in tutta la sua genialità ed acutezza sia per i testi che per lo spaziare dal rock puro a quello industrial sperimentale che lo rendono poi attraente.Non fosse stato così, probabilmente, sarebbe passato inosservato, ma l’acutezza di Alice porta questo lavoro ad essere una produzione che difficilmente si dimentica anzi, ogni tanto, è giusto andare a rispolverarlo non fosse altro per capire quanto il percorso cooperiano aperto con Trash e proseguito con Dirty Diamonds sia davvero all’altezza del personaggio che Cooper è riuscito ad essere sia sul palco che fuori. Il fatto poi che questo disco presenti oltre alle musiche anche inserimenti recitativi che mirano a consolidare quel clima da claustrofobia creato sia con le musiche che con la storia ci portano a ripercorrere tutti quegli incubi cui Cooper ha ben abituato il suo pubblico con sapienza e capillarità. E non solo quella perche in questo disco, è ripercorsa l’intera parabola artistica di Alice Cooper che fa viaggiare l’ascoltatore tra sonorità anni ’60-’70, tra melodie beatlesiane ed intrecci che hanno caratterizzato la carriera di gruppi come gli Who fino al rock cooperiano di cui sono caparbiamente intrisi gli ultimi lavori di Cooper prima di questo Along Came A Spider. Insomma, ancora una volta un gran bel disco sia sotto il profilo musicale e compositivo sia sotto l’aspetto tipicamente teatrale da sempre caratteristica immancabile di un Cooper a cui, molti artisti che verranno in seguito si ispireranno.

 

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