The Circle: l’esordio heavy-prog del colto Dante Roberto

The Circle è l’esordio di Dante Roberto, compositore e docente di estrazione classica. Il musicista pugliese debutta con un travolgente album strumentale a cavallo tra prog-rock, prog metal ed elementi colti

«Gli appunti che nel tempo si sedimentano, le idee che si modellano e si trasformano, cellule musicali che si ritrovano e dopo anni e anni si assemblano in composizioni solo immaginate e mai scritte… Il tempo che fermava spunti musicali sembra non essere trascorso e si mostra come un unico attimo eterno e ciclico, l’eterno ritorno dell’analogo! Tutto vive come in un solo unico momento infinito e circolare… Questo è The Circle: il passato che vive nel presente e nel futuro già trascorso si racconta».

Una presentazione tanto impegnativa quanto affascinante, quella che Dante Roberto usa per introdurre l’ascoltatore al viaggio di The Circle: un magnetico concept strumentale che affronta uno dei temi classici del rock progressivo, cioè il tempo, in una prospettiva nuova, nel dialogo tra passato e presente, nello scambio tra gli elementi storici del prog e il contributo più attuale del prog-metal.
Distribuito da Btf, interamente composto da Dante Roberto e suonato da un keyboard power-trio di volta in volta arricchito da chitarristi, The Circle è un debutto importante che proviene da un musicista anomalo, di estrazione colta, compositore e docente, ma instancabile ascoltatore e amante della tradizione progressive, quella che va da Keith Emerson a Jordan Rudess.
Docente al Conservatorio Paisiello della sua Taranto, concertista classico in Italia e all’estero, autore di testi didattici e compositore, Roberto non ha mai nascosto il suo interesse per i rapporti tra rock e classica, guardando con particolare attenzione alla cultura progressive.

«L’esperienza del prog rappresenta un momento straordinario di contaminazione tra generi musicali, e anche un momento di grande libertà espressiva in cui il mondo classico ottocentesco e dei primi del ‘900 è stato ripreso, più che nei suoi contenuti linguistici, soprattutto nel tentativo di uscire dallo schema canzonettistico degli anni ’60E tuttavia la sintassi del progressive rock, metal, e tutto ciò che dagli anni ’70 è nato, è profondamente diversa da quella della cosiddetta musica colta. Nel mondo della musica di tradizione le mie influenze vanno piuttosto indietro nel tempo, per quanto riguarda il prog ancora oggi mi capita di ascoltare con un certo gradevole stupore alcuni lavori di Emerson, Lake and Palmer, o pianisti come Chick Corea. Ma non posso negare che gruppi come i Dream Theater abbiano avuto il merito di aggiornare il progressive con sonorità nuove provenienti dal metal».
Nel corso degli anni ha scritto idee, spunti e frammenti, finalmente ricomposti in questo suo lavoro d’esordio: «Inizialmente i brani di The Circle sono nati collegati come in un viaggio iniziatico. Successivamente ho rivolto l’attenzione al concetto del tempo circolare contrapposto a quello lineare. Partendo dalla constatazione che alcune idee musicali del passato che sono in The Circle non si sono rivelate superate ma assolutamente vive e meritevoli di sviluppo, ho ragionato su aspetti filosofici e di fisica attinenti, sul tempo rituale, sulla rinascita del pensiero armonico. In fondo la musica se non è legata a fenomeni di moda è “musica” in ogni tempo».

I sette brani che compongono The Circle, aperti dalla maestosa Dante Suite, sono come tasselli di una sequenza immaginifica in cui sul rock sinfonico alla Emerson Lake & Palmer o Banco del Mutuo Soccorso si innestano elementi neoclassici e prog metal, con soluzioni spesso sorprendenti e di notevole caratura tecnica. Merito di un affiatato trio di base (accanto all’autore la coppia ritmica Salvatore Amati e Alessandro Napolitano) arricchito di volta in volta dalle chitarre di Luca NappoSalvatore Russo e Alex Milella, in una dimensione cangiante e versatile ricca di spunti.

Un eccellente lavoro d’esordio, che catturerà l’attenzione di fan storici del prog-rock e dei cultori del prog-metal.
The Circle:
1-3. Dante Suite:
Preludio
Processionale
Speedy
4. All Change
5. Tra Fuoco e Fiamme
6. Open Your Heart
7. Lisea
8. Funky disco
9. Toccata

Dante Roberto: piano & keyboards
Salvatore Amati: bass guitar
Alessandro Napolitano: drums & percussion

Luca Nappo: guitars (3, 5, 6, 7, 9)
Salvatore Russo: guitars (1, 2)
Alex Milella: guitars (4, 8)

Dante Roberto Facebook:
https://www.facebook.com/Falanto2017/
BTF:
http://www.btf.it/the-circle.html
Synpress44 ufficio stampa:
http://www.synpress44.com/

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