Electric Swan – Windblown

Tutto ebbe inizio con i Wicked Minds, band nostrana di hard rock formatasi a Piacenza nel lontano 1987 da un’idea di Paolo Calegari, nelle cui fila militava anche Monica Sardella. La loro musica navigava nel trash metal con una produzione che partendo dal 1999 con la pubblicazione di Returns To Uranus, giunge a fasi alterne fino al 2011 quando il loro ultimo lavoro Visioni, Deliri, Illusioni ne decreta la fine. Ma la vera anima di quanto accaduto e di quanto avverrà in seguito è la personalità di Lucio Calegari, musicista completo come pochi e grande chitarrista, compositore ed arrangiatore ma in grado di destreggiarsi anche come cantante. Ed è proprio lui a dare vita al progetto Electric Swan nel 2008 quando si sente spinto ad affrontare nuove avventure musicali. Ma ritorniamo alla storia: ad inizio del 2008 i Wicked Minds sono fermi a causa del protrarsi nella produzione del disco che tributava il progressive italiano e Lucio “Swan” Calegari aveva realizzato nel frattempo dei pezzi che non erano nelle linee musicali dei Wicked Minds. L’invito di un amico ad andare in sala di registrazione per “mettere su qualcosa”  lo porta, proprio in studio, ad incontrare alcuni dei membri che sarebbero diventati i futuri Electric Swan. Ora, quel progetto solista di Lucio Calegari non è più realizzabile e la compagnia per nuove strade sembra buona ed invitante.  Ed è proprio a chiusura di quel periodo, siamo nel 2009, che giunge il primo prodotto della band, l’omonimo, Electric Swan realizzato per una piccola etichetta, la Bad Chili Records, poi il cambio di casa ed il passaggio alla Black Widow Records, nel 2012, li porta alla produzione di Swirl Of Gravity un disco ben curato, con tanto di hard rock al suo interno e con gran parte degli ex Wicked Minds al lavoro (qui la nostra recenione http://www.rockgarage.it/?p=9146) . Ora, a distanza di ben cinque anni giunge Windblown che conferma la crescita notevole e la completa maturazione raggiunta da questa band capace di rappresentare degnamente il sound hard rock tricolore come non accadeva da tempo. Ed è proprio di Windblown che ci occuperemo qui. Bell’apertura rockeggiante con Cry Your Eyes Out che ricorda un po’ alcune atmosfere zeppeliniane con un ritmo coinvolgente tra rithm’n blues e un solismo chitarristico sorretto da una ritmica d’insieme che rendono già l’idea di cosa potrà avvenire dopo. Infatti con Face To Face si passa al godimento puro perché ci trovi tutto quello che ti aspetti da una band come gli Electric Swan: rock, blues ma anche un bel pop. Quando poi arriva Bad Moon l’hard diventa presente in ogni sua sfaccettatura, ma è un hard rock alla Grand Funk Railroad con tanto bel blues che colora come non mai questo bel pezzo. Qui la voce di Monica Sardella dialoga con la chitarra ed a tratti ci ricorda la dolcezza di una certa Janis che tutti conosciamo, ma senza esagerazione perché Monica ha uno stile tutto suo nel sapersi introdurre tra le note di Calegari. Leaves ricorda certi inizi alla Uriah Heep ma quello che colpisce sono le note prodotte da un basso che nel mentre produce la base ritmica necessaria a questo brano, la fa da padrone assoluto in tutto il pezzo. Si è proprio così, il bel giro di basso che si tramuta quasi in un assolo ti resta talmente in testa che ….. quasi quasi riascoltiamo di nuovo questo pezzo, e vi garantisco che chi scrive non è un bassista! Con  Losin’ Time si passa ad un blues come solo Dio comanda, bello, sognante, irrimediabilmente blues grazie alla solita chitarra ed alla voce che anche qui si sostengono a vicenda con un bel background strumentale alle spalle. Che band ragazzi, sembra di tornare indietro a quando sul piatto dello stereo a girare erano gli Humple Pie di Steve Marriott, e qui mi sorge la domanda, gli Electric Swan eredi degli Humple Pie?! Poi arriva il momento di andare sulle nuvole perché giunge la cover dei Grand Funk Railroad che abbiamo ascoltato (e suonato) tante volte, Sin’s a good man’s brother. Che brividi sulla pelle ragazzi, sia per i ricordi di tempi andati sia per l’interpretazione che ne  fa questa band. E quando parli di Grand Funk Railroad, il passaggio al funky non è casuale: Beatiful Bastard, sax, batteria e chitarra come Dio comanda ci portano lontano e ti chiedi se questi piacentini non meritano di più di quello che hanno e l’invito nasce spontaneo …… acquistate il cd non può proprio mancare nelle collezioni del rock che abbiamo in casa, e state certi che non vi basta spotify perché questa musica oltre che ascoltata va anche toccata. Gli Electric Swan danno poi dimostrazione della loro saggezza ripassando con semplicità innata dal funky di Beatiful Bastard all’hard rock di Carried By The Wind, con ancora un bell’assolo di Lucio Calegari. E quando arriva il momento di Here Is Nowhere capisci quanto il nuovo assestamento della band che ha realizzato Windblown funzioni. Infatti,  a Vincenzo Ciaccia Ferrari al basso, Monica Sardella alla voce, Alessandro Fantasia alla batteria ed ovviamente Lucio Calegari alla chitarra si sono aggiunti per questa produzione Sergio Battaglia al sassofono, Samueli Tesori al flauto e Paolo Negri all’Hammond che si integrano alla perfezione. Ragazzi qui si continua a sognare … dilatando all’infinito i tempi di ascolto di questo disco che abbiamo ascoltato e riascoltato non sappiamo quante volte. E quando arriva la seconda cover inclusa nel compact, If I’m luck I might Get Picked Up (Bette Davis) siamo quasi alla fine di un disco a dir poco bello ed interessante grazie anche a quel modo di intrecciare, qui, psyco ed un blues come tutte quelle venature di cui questo Windblown è intriso. Windblown – Intermezzo praticamente ti dice … non puoi smettere … ed allora tu continui a sognare prima di giungere all’ultimo brano, un’altra cover degnamente eseguita, Midnight,  pezzo conosciuto da quelli come noi che son cresciuti a Reed, Bowie e Marc Bolan. Qui la T.Rexstasy non lascia spazio a nulla tranne a questi piacentini Electric Swan che sanno miscelare hard rock e psichedelica come pochi … almeno qui in Italia. Ed allora …. buon ascolto!

 

 

 

Ti potrebbe anche interessare