Luigi Milanese – Closer To Heaven

Luigi Milanese è un’artista a tutto tondo e lo si capisce dai suoi lavori, a tutt’oggi due sole produzioni che hanno nelle composizioni la loro forza ma anche la naturalezza di un musicista completo come pochi in giro. Dopo Equinox del 2013 arriva nel 2016 Closer To Heaven, album dal respiro unico che non stanca mai di essere ascoltato ed il tutto grazie ad una varietà di stili che vanno dalle ballate pure rock  all’hard, all’ambient, alla fusion, al pop fusi e sapientemente amalgamati anche con lo stile di un progressive non usuale. Basti pensare a pezzi come Riot House, Acoustic Rules o I Never Did per rendersene conto e farsi un’idea di quanto questo artista sia davvero completo. Certo ciò che risalta di più al nostro ascolto è il contenuto di un progressive non usuale in diversi passaggi come non lo è il violoncello che tanto apprezziamo qui come in alcune composizioni del compianto Lou Reed. Ed e’ probabilmente anche questo il volto di un musicista a tutto tondo che si avvale, per la la realizzazione di Closer to Heaven, di strumentisti del calibro di John Hackett al flauto, Bob Callero al basso, Claudia Sanguineti alla voce, Luca Lamari al pianoforte ed ai sintetizzatori, Adriano Mondini all’oboe, Federico Lagomarsino alle percussioni  Marila Zingarelli al cello. Certo che la presenza del fratello minore di Steve Hackett, ma anche quella degli altri strumentisti appena citati danno a questo ennesimo lavoro di Milanese quel tocco unico che più che farci sentire “più vicino al paradiso” ci portano proprio lì dove le porte della percezione stanno per aprirsi. E quale miglior viatico di una musica senza fronzoli, ricca di spunti che pescano qua e là senza mai stancare rendendo il sound di questo musicista unico. Closer to Heaven, distribuito dalla Black Widow Records, viaggia tra atmosfere acustiche ed elettriche che fanno capire di che pasta è fatto Luigi Milanese. Bon so se si debba parlare qui di album vero e proprio perché la presenza di tanti strumenti fa più pensare ad un concept strumentale se non fosse per la bella voce di Claudia Sanguineti che anche se occasionalmente dà phatos alla molteplice presenza di stili compresa la sperimentazione che con Visions From The Well Part 1 salta fuori in tutta la sua perfezione. Di sicuro c’è che la visione di Milanese, in rapporto a molti altri artisti presenti sulla nostra scena, è ampia e varia allo stesso tempo come quel gusto che porta Milanese a guardare ben oltre le proprie dita facendo spaziare in territori inusuali la propria energia sonora. Qui nulla è standardizzato, qui, in Closer to Heaven tutto è sorpresa e cambio repentino di stile perché quella di Milanese è musica con gli attributi, senza fronzoli. Un bell’album, non c’è che dire, di certo mancava nel nostro panorama tricolore! Assolutamente da ascoltare!

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