Camel – The Snow Goose

Sul sito ufficiale dei Camel, band rock inglese formatasi nel 1971 c’è scritto: “Nel 1975 i Camel pubblicarono Mirage il loro concept album (sul quale sono stati versati fiumi d’inchiostro) ispirato a Lord Of The Rings di Tolkien, ma Ferguson, bassista della band, suggerì di creare un intero album basato tutto su un libro. I membri della band, che amavano tutti leggere, andavano ognuno alla ricerca di una buona storia e Peter Bardens suggerì Siddhartha e Steppenwolf, ma quando Fergusson invece propose The Snow Goose di Paul Gallico, l’attrazione emotiva fu forte per tutti”. E lo fu allo stesso modo per il pubblico che all’uscita di The Snow Goose si trovarono di fronte ad un album interamente strumentale tant’è che quando il 17 ottobre del 1975 la band, accompagnata dalla London Symphony Orchestra, eseguì The Snow Goose alla Royal Albert Hall fece il tutto esaurito. Fin qui un po’ di storia, ma veniamo all’album che è davvero un disco da ascoltare e riascoltare perché insieme fascinoso e … perfetto. The Snow Goose è assolutamente unico sotto tutti i punti di vista, la musica è davvero totale, accurata, emotiva e non è un caso se nella Billboard inglese l’album si piazzò al ventiduesimo posto. Se band come Genesis, King Crimson, Pink Floyd rappresentano da sempre il massimo del rock progressivo degli anni settanta, i Camel appartengono invece a quelle band davvero ispirate, gruppi dove la conoscenza delle cose è fondamentale per la produzione dei propri lavori, e qui il caso è unico; infatti la conoscenza profonda della letteratura da parte di tutti i componenti porta i Camel ad essere anche degli ottimi musicisti riconoscendo proprio nella musica una delle arti principe della cultura. In The Snow Goose la strumentalità delle composizioni lascia letteralmente senza fiato: infatti, molti degli assoli sono meravigliosi, la chitarra di Latimer è splendida e stupisce di continuo allo stesso modo di quando il musicista inforca il flauto, poi ci sono le tastiere di Bardens, immense, piene di quella peculiarità che appartengono a grandi musicisti; solo la ritmica resta un po’ dietro ma ciò ci è apparso naturale visto la composizione di The Snow Goose. Qui c’è ben poco da dire perché l’album è nella linearità dei sedici pezzi che lo compongono assolutamente perfetto, nessun brano necessità di commenti e sottolineature, tutti i pezzi, sono egualmente “perfetti” sia dal punto di vista compositivo che sonoro, nulla sembra essere lasciato al caso nella composizione di questa grande opera rock sinfonica che va solo ascoltata e basta, nulla più. Con questa produzione dei Camel siamo dentro uno dei pilastri del rock progressivo sinfonico; The Snow Goose è davvero stato uno degli album più rivoluzionari sia degli stessi Camel che del rock in genere, un album che definisce appieno quello che divenne lo stile della band inglese che venne con i lavori successivi quali ad esempio Nude, Dust And Dreams, Harbour Of Tears. Se poi ci fate caso c’è anche una certa affinità con sonorità alle quali si sono rifatte anche alcune nostrane band, come la P.F.M. per citarne una. Questo album, se fosse un film meriterebbe l’oscar, ma essendo musica merita di essere citato in tutte le discografie essenziali di rock progressivo. Non dimenticate di ascoltare questo lavoro dei Camel, sarebbe un vero peccato per voi.

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