Overgrass – Killing Time

Dopo la pubblicazione del loro primo album, Going Somewhere, basato su forme di impatto melodiche dove si inserivano testi di una semplicità devastante e l’uscita del loro singolo Let It Burn nel 2016, gli Overgrass traghettano ora verso quelle sonorità garage ed indie rock, pubblicando in questo 2019 Killing Time che continua a lasciare buone impressioni circa la validità di questa band svizzera. Certo la classica formazione a tre di rock con basso, batteria e chitarra dice tanto sulla robustezza del sound che gli Overgrass propongono. Poi i dodici pezzi che compongono Killing Time sono la scrittura del loro percorso e della proposta musicale che viene rafforzata con questa nuova uscita musicale. Pur essendo una rock band dedita al garage rock e all’indie, gli Overgrass sanno bene come muoversi nel mare di quei suoni tipici a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; ed infatti certe sonorità ci riportano indietro a quei tempi che abbiamo avuto il piacere di vivere in prima persona quando il rock era ancora agli albori. Ma nella musica di questa bella band è possibile rintracciare anche quel senso della melodia che fa pensare ad una certa psichedelìa primordiale, ed il fatto poi che questi ragazzi sanno come riuscire ad unire energia e dinamismo nell’uso strumentale, la dice lunga sui risultati che possono raggiungere. Killing Time è stato registrato in Francia, completamente in analogico, presso gli studi White Bat Recorders e dopo l’apertura tipicamente garage con i due pezzi Feel Alive, Pt. 1 e Feel Alive, Pt. 2 si piomba in atmosfere peculiari caratterizzate dall’essere intrise di stilemi anglosassoni anni sessanta che portano gli Overgrass ad aprirsi a nuovi percorsi sonori tutti riscontrabili con un attento ascolto di Killing Time. E le atmosfere a cui facciamo riferimento si uniscono bene alle ventate dissacranti di garage e del soffuso grunge proposto. Questo lavoro degli Overgrass seduce come non mai, composto com’è da pezzi di straordinaria fattura come quello da cui prende il titolo l’album, Killing Time, tutto stile primi Oasis e Blur con toccate rock settantiane. Anche il successivo My Life ci porta indietro a quell’epoca in cui la musica dell’idolatrato Richard Ashcroft ha fatto, e fa ancora riecheggiare, i grandi Verve. Ma la personalità degli Overgrass è davvero tutta un’altra cosa, si perché la band sa come compattare i suoni prodotti. Di sicuro la band svizzera sa il fatto suo in un panorama musicale dove la cantonale è spesso apparsa poco, ma gli Overgrass, che propongono rock in uno stile del tutto personale, sono destinati a restare ancora per molto sulle scene se capiscono che ciò che fanno è davvero qualcosa di unico. Ascoltare Killing Time non è uccidere le proprie orecchie o perdere tempo, ma un sano modo di capire dove le nuove band, quelle fuori dai circuiti usuali del rock, ormai desueti, possono condurre. Killing Time è una vera e propria passeggiata nelle radici del rock, e non c’è da stupirsi se a farlo sono dei bravi ragazzi come gli Overgrass, un trio che è davvero la tipica formazione rock d’altri tempi. Buon ascolto!

Ti potrebbe anche interessare