Ferro Solo – Almost Mine: The Unexpected Rise And Sudden Demise Of Fernando (Part II)

Con l’uscita della prima parte di Almost Mine: The Unexpected Rise And Sudden Demise Of Fernando, debutto solista di Ferruccio Quercetti, in arte Ferro Solo, l’artista fu notato per la sua forte versatilità sviluppata in tanti anni di membro effettivo del trio bluespunk-noise-garage Cut. Ora, questa sua versatilità, viene ancora a galla nella composizione e realizzazione dei pezzi che compongono l’ultima uscita, dove anche quel rock blues proposto di stile ledzep, diventa una vera e propria miscela esplosiva di musica rock. Almost Mine: The Unexpected Rise And Sudden Demise Of Fernando (Part II) è un disco che fa della miglior tradizione musicale statunitense la propria essenza, un disco pieno di idee che diventa il centro di gravità dove Ferruccio Quercetti fa esplodere per intero tutta la sua musicalità. Ma veniamo ora ad analizzare brevemente quanto in questa produzione è possibile ascoltare con l’apertura affidata a Almost Mine (Reprise) che di fatto riprende il precedente disco e che si presenta con un brillante garage rock che dà immediatamente l’idea di quello che sarà poi il percorso musicale proposto da Ferro Solo. Con Early Bird arriva subito l’atmosfera tipica del sound americano che viene proposto con l’uso di un’armonica a bocca ben suonata mentre, con Ziggy Pictures il richiamo al mitico Bowie fa del pezzo tutta una serie di riferimenti espliciti e, sicuramente, voluti. Il disco prosegue poi con una serie di pezzi che richiamano i diversi generi ai quali il nostrano rocker sembra affezionato, da quelli di stampo sprigsteeniano a quelli di marchio beatlesiano, quasi un salterello tra le due sponde dove il rock è nato, maturato e cresciuto. Non mancano poi i pezzi acustici, così come non mancano nemmeno i passaggi di una vecchia new wave che tanti di noi conoscono, brani che completano un disco concepito su diversi generi e diverse idee con l’estro e la creatività di Ferro Solo a farla ancora una volta da padrone. Ciò che però salta di più alle nostre papille uditive è il fatto che in Almost Mine: The Unexpected Rise And Sudden Demise Of Fernando (PartII) sono realizzati ed incisi suoni più cocenti e caldi rispetto a quanto contenuto nella Part I, una scelta questa che denota soprattutto l’intelligenza di questo artista nostrano che sa bene ciò che vuole, sia dal punto di vista musicale e compositivo che dal punto di vista di chi, prima o poi, lo ascolterà. Certo che le collaborazioni che Ferro vanta per questo suo ultimo lavoro sono di tutto rispetto se si considera che tutti provengono dal circuito indipendente nostrano, quel circuito che sempre più si fa notare per la sua proposta ed il suo forte incremento. E bastano solo alcuni nomi per capire con chi l’artista ha voluto confrontarsi e collaborare per la realizzazione di questo album: Andrea Rovacchi, Ulisse Tramalloni e Luca Giovanardi dei Julie’s Harcuit che coniugano space rock e psichedelia come un gioco, Riccardo Frabetti dei Chow, e la band al completo dei Giuda. Insomma, non c’è che dire!

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