La Sorte – Itaca

Veronesi con tanto amore per il viaggio, Itaca è il disco d’esordio di questa band che ha messo insieme nove tracce che rimandano tutte ad esperienze appunto di viaggio, ma anche alla ricerca di nuovi percorsi musicali che arricchiscono, e molto, il sound della band. Già il fatto che i La Sorte si siano dotati di un proprio sound riconoscibilissimo la dice lunga su questo gruppo che quando suona sembra davvero divertirsi tanto. Formatisi nel 2016, i tre musicisti appongono in breve tempo un proprio marchio nelle produzioni che investono questa zona di mercato, tant’è che Itaca quale primo lavoro è piacevole e divertente all’ascolto nello stesso tempo. Nella presentazione di questa prima produzione Giorgio, Matteo e Zeno si auspicano di concludere questo loro primo ciclo di produzione codificando quella che è la sintesi perfetta dei propri viaggi musicali sia individuali che di gruppo. E così, anche se in generale il loro è rock alternativo, di fatto si riesce a trovare nei brani che compongono questo esordio diverse influenze musicali che è anche il frutto della loro estroversa musicalità. Infatti già con il brano di apertura, La Zarina Di Tutte Le Russie, quelli che emergono sono suoni di una vecchia influenza punk mentre con Tel Aviv sembra di essere in piena era psichedelica. Comunque in questo loro viaggio i ragazzi veronesi de La Sorte si sono fatti influenzare dalle sonorità tipiche di Marlene Kuntz, Afterhours ed altre band dell’ultimo periodo anche se, poi, nel complesso, mantengono una propria personalità come è giusto che sia. Ed il fatto che si siano proposti con questo bel lavoro che percepisce appieno il loro modus vivendi e la realtà, ci fanno ben capire che a disposizione del futuro ci sarà per questi veronesi un bel tesoro di idee da mettere sul piatto e sfruttare sagacemente. Certo che nel marasma di produzioni musicali sarà difficile restare a galla con una proposta degna, ma a noi sembra che i La Sorte abbiano tutte le carte in regola per giocarsi il proprio futuro. Non serve poi tanto scrivere per codificare sia i La Sorte che questo lavoro d’esordio, Itaca, già, proprio quella, la terra di un certo Ulisse, anch’egli viaggiatore.

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