Disteso nella realtà del sogno: il nuovo lavoro di un musicista completo Alessandro Pedretti

Questo disco è fatto di creatività, di capacità compositiva e di una forza musicale unica, come la forza di volontà di questo nostro musicista che ormai seguiamo da diverso tempo

Alessandro è un musicista che abbiamo conosciuto attraverso gli Sdang una delle band che ci hanno impressionato negli ultimi tempi. Con questo nuovo disco, Disteso nella realtà del sogno, dopo una forzata pausa dovuta all’aver contratto il Covid-19 che lo ha distrutto costringendolo a letto, lo  porta ora a presentarsi in veste da solista. Ma la creatività e la forza di reagire di Alessandro ha avuto il sopravvento su tutto portandolo a realizzare questo disco, con l’aiuto dell’amico bassista Emanuele Agosti, che lascia in chi lo ascolta una buona impressione. E così dal rock degli Sdang, il duo che Alessandro ha insieme al batterista Nicola Panteghini, eccolo qui immerso invece in percorsi che sono completamente diversi da come lo abbiamo conosciuto. Il disco si apre con Anche Il Tempo Si E’ Fermato una passeggiata sonora piacevole, che a tratti ricorda i primi esperimenti di Mike Oldfield, ma che in realtà non tralascia mai i percorsi musicali che Pedretti predilige. La dolcezza e la delicatezza di Dopo Il Quarto Caffè Mi Metto A Pensare, è uno dei momenti poetici più interessanti che Alessandro ha composto; dentro c’è tutto lo stato d’animo del periodo attraversato, la voglia di vincere, i momenti di sconforto, ma anche la consapevolezza di possedere le forze necessarie a superare tutti i momenti no, una illusione che ha anche accompagnato noi nei momenti bui di queste giornate che … non finiscono mai. La Stanza Del Mago, pur con le sue sonorità elettroniche, è un vero e proprio inno a tutta la vita, una vita che Alessandro sta scrivendo come un libro attraverso la composizione di musiche che colpiscono e non solo nel cuore. L’apertura di chitarra acustica è il viatico al ritmo che sostiene tutto il pezzo giocato su tastiere che, tra cuciture e stacchi, scrivono la musica come se fosse poesia, e che poesia. Ed il disco viaggia tra atmosfere sospese e colpi di martello che scuotono il nostro vivere quotidiano, come lo è stato per un periodo di tempo quello di Alessandro. E’ qui che il basso di Emanuele Agosti fa tutta sua la linea armonica, ma con la successiva Piano Astrale si può liberamente librarsi nei sogni con gli occhi aperti grazie ad una musica di sottofondo che diventa pian piano colonna sonora. E Disteso nella realtà del sogno è una vera e propria colonna sonora, un inno alla vita che descrive come Alessandro abbia sconfitto ciò che lo ha tenuto per un po’ isolato dal mondo. E per fortuna degli amanti della buona musica Pedretti è qui a raccontare quelle realtà che son sembrate un sogno ma che ora sono un vero e proprio elogio alle storie di questo periodo, a tutte le storie che vincono e che hanno finora vinto. Ed è dopo tanta dolcezza che non ti aspetteresti mai l’intensità di Sogni Simultanei, invece ecco qui giungere un altro pezzo degno di nota, un articolato senso della musicalità a cui Alessandro Petrol Pedretti è arrivato dopo varie esperienze ed anni di attività, in particolare quelle del 2017 con Andrea Morricone, quelle del 2018 nel quale inizia la collaborazione con lo youtuber Lokman e quella che lo vede protagonista, sempre nel 2018, come direttore artistico de La memoria delle pietre, un importante progetto di valorizzazione delle cave della Valle Camonica. Ma oltre a ciò possiamo dire che alla crescita di questo nostrano musicista e compositore ci sono le esperienze del 2012 con Colin Edwin, bassista dei Porcupine Tree di Steven Wilson, nel progetto Endless Tapes e poi quella dell’altro disco Brilliant Waves pubblicato nel 2016. E Disteso nella realtà del sogno continua con Vedo tre uccelli piangere che si apre come un’onda di musica ad alto volume che dovrebbe sommergerci ed invece il sound che ne scaturisce è sorprendente come, anche qui, sorprende il gioco del basso di Agosti, ma stupisce anche e soprattutto il fatto che a noi questo pezzo sembra la colonna sonora di un film come, finora, lo è stata forse un po’ anche la vita di questo fervido musicista. Con la pacatezza de Il Mondo E’ In Ritardo Di Nove Mesi si chiude Disteso nella realtà del sogno, lavoro unico ed esemplare di un artista a tutto tondo che dopo aver superato momenti difficili, fa giungere fino a noi queste sue sensazioni, e cioè voler gustare la vita fino in fondo. Un disco unico nei suoni, un prodotto di spessore dove le parole non avrebbero senso, un’operazione che come il titolo, Disteso nella realtà del sogno, è anche messaggio, ed Alessandro riesce a far capire come i sogni di ognuno di noi possono poi diventare, a volte, anche realtà. E con questo disco, Alessandro, nel suo essere c’è riuscito, perché non dovremmo riuscirci anche noi? Certo la musica qui è davvero unica e … grande. Ascoltatelo.

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