Con la Hofman Orchestra ci troviamo di fronte ad un vero e proprio trio rock; non si direbbe dalle sensazioni che a prima vista dà il nome della band, ma poi quando si entra dentro le note di Overture si cambia subito idea.
Manolis Aggelakis – The Stone We Had In Our Mouth
Quello che ho appena ascoltato per poter essere recensito sulle pagine di RockGarage è uno degli album più belli di questo “amaro” 2020 che speriamo vada via al più presto. I Labasheeda, provenienti da Amsterdam, dopo aver esordito nel lontano 2006 con Charity Box ed aver prodotto diversi lavori e diverse compilation negli anni,
La Sorte – Itaca
Veronesi con tanto amore per il viaggio, Itaca è il disco d’esordio di questa band che ha messo insieme nove tracce che rimandano tutte ad esperienze appunto di viaggio, ma anche alla ricerca di nuovi percorsi musicali che arricchiscono, e molto, il sound della band.
A.V.O. – As Above So Below
Non lasciatevi trarre in inganno dall’introduzione a questa nuova uscita degli A.V.O. perché la dolcezza della chitarra acustica contenuta in III,prima traccia di As Above So Below, lascerà ben presto spazio a quanto è più congeniale a questa band.
Tortoise – The Brave and the Bold
Con questa produzione dei Tortoise, che vede la collaborazione di Bonnie Prince Billy, la band di Chicago avrebbe potuto tranquillamente fare il botto, ed invece quello che si presenta a noi è un disco scarno che nonostante la capacità di fondere gli stili del rock con quello del folk non dà il risultato atteso.
Onioroshi – Beyond These Mountains
Ci sono delle band che amano suonare e ci sono musicisti che riunitisi in band sanno creare. Il rock, come si legge spesso in qualsiasi volume tratti il genere, è un modo di essere, di vivere, di porsi all’attenzione, di sperimentare nuove avventure
The Cure – 4:13 Dream
4:13 Dream del 2008 è la dimostrazione che i The Cure continuano a creare canzoni di pop bizzarre nonostante riescano però a farlo ancora sorprendentemente bene.
Leda – Memorie Dal Futuro
Con Memorie Dal Futuro oltre ad esordire i Leda, che potremmo dire essere già una bella band marchigiana matura, esordisce anche l’etichetta discografica Il Piccio Records, che ha fiutato un lavoro capace di sorprendere ed impressionare
The Cure – Bloodflowers
La prima cosa che colpisce di questo Bloodflowers dei The Cure, pubblicato nel 2000, è la forte presenza di atmosfere acustiche che portano i vari brani che compongono l’album verso atmosfere tranquille e quasi rilassate.
Alosi – 1985
Il rock di Alosi è subito riconoscibile perché ci porta indietro nel tempo; l’attacco del suo esordio da solista con questo album uscito da poco, 1985, è deflagrante come una meteora caduta sulla nostra innocenza.