Gnidrolog – Lady Lake

Capita spesso che le band capaci di lasciare il segno abbiano alle loro spalle la produzione di uno o due album. Ed è così che oggi, ci dedichiamo ad analizzare una delle proposte più interessanti degli anni ’70 in chiave prog.

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Steve Hackett – Voyage Of The Acolyte

Grande esordio solistico di Steve Hackett che pur avvalendosi dell’apporto di alcuni Genesis, come si nota dalla presenza in questo lavoro di alcuni dei membri della band, produce un lavoro già di per sè fantastico e che anticipa alcune delle sonorità che lo vedranno impegnato in futuro quando abbandona il gruppo di Gabriel and C.

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Beggars Opera – Waters Of Change

C’è da dire che su questa band ed in particolare su questo album, Waters Of Change, prodotto nel 1971 per l’etichetta Vertigine, le opinioni sono davvero contrastanti. E non c’è di meglio che iniziare una recensione andando a recuperare quel vinile ormai del tutto dimenticato ma che ha comunque qualcosa che ci riporta ai sogni fatti quando eravamo più giovani.

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Spring – Spring

Ma è davvero sufficiente la produzione di un solo album per entrare nella storia? Quante sono le band e gli artisti che dopo la prima pubblicazione si sono volatilizzati nel nulla pur avendo comunque lasciato tracce indelebili nella musica rock?

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Yes – Fragile

Fragile, album del 1972 fu il lavoro che portò all’avvento di una line up più potente della precedente grazie all’ingresso di Rick Wakeman e non solo dal punto di vista scenico (non dimenticate i suoi mantelli argentati o dorati), ma anche dal punto di vista strettamente compositivo in quanto fu proprio Wakeman ad operare nelle battaglie della band per i migliori arrangiamenti.

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