Joy Of A Toy, album di Kevin Ayers del 1969, è un disco piacevole, oseremmo dire quasi pigro. E non c’è male per l’esordio solista di una delle menti più raffinate del psychedelic rock considerati anche i nomi dei musicisti di cui si circonda
Peter Hammill – From The Trees
Quando si ha a che fare con un certo Peter Hammill è come se ci si imbattesse in un certo Hendrix. No, non è solo un concetto questo, infatti Hammill sta ad Hendrix come la voce sta alla chitarra.
E.L.&.P. Black Moon
L’undicesimo album in studio degli Emerson, Lake & Palmer, pubblicato nel 1992, è il disco che riporta la band in sala di produzione dopo che la stessa era rimasta inattiva
E.L.&.P. – Love Beach
Dopo il fiasco commerciale di Works Vol. 2 e dopo la tournee mondiale con orchestra che aveva quasi prosciugato le finanze della band,
E.L.&.P. – Works Volume 2
Works Volume 2 viene pubblicato a ben tre anni di distanza da Welcome Back My Friends uscito nel 1974 e del quale ce ne occuperemo in altro momento.
E.L.&.P. – Works Volume 1
1977 Gli Emerson, Lake & Palmer pubblicano un doppio album, Works Volume 1, che per molti fan segna, di fatto, la fine dell’epoca classica della band. Works Volume 1 contiene tutto quanto li ha portati ad essere amati dal pubblico
E.L.&.P. – Trilogy
Il mio amico Donato Zoppo scrive nel suo volume “Prog. Una suite lunga mezzo secolo”: “Il 6 luglio è nei negozi Trilogy, il quarto album degli E.L.&.P. la cui strada è in discesa visti i recenti successi di Tarkus e gli ormai spettacolari live, allestiti con tanto di armadillo tecnologico sul palco.
Van Der Graaf Generator – Do not disturb
Non si può parlare di rock progressivo senza passare obbligatoriamente dai Van Der Graaf Generator, una vera e propria forza trainante di questo genere che oltre a vedere i suoi natali nei lontani anni settanta hanno subito, in toto,
Jethro Tull- Dot Com
Un disco che porta ad un ascolto diverso dal solito, di certo divertente se si considerano le capacità andersoniane di trattare difficili temi con l’ironia dell’inglesismo vecchia maniera.
Jethro Tull – Roots To Branches
In questa tarda ed afosa ora della sera, star qui di fronte al computer con in sottofondo le musiche che compongono Roots To Branches dei Jethro Tull, è una sensazione che non può essere descritta a causa di quel condizionatore che ci picchia sulla nuca