Possono in un disco convivere diversi generi musicali, o meglio, può una band presentare un nuovo album condito da una miscela esplosiva di musica che varia tra generi? E può questo disco giungere a distanza di dieci anni riuscendo poi a dimostrare una forte maturità raggiunta dalla band che stiamo ascoltando?
The Underground Youth – The Falling
Lo shoegaze degli Underground Youth, tanto influenzato da una psichedelia che non solo è palpabile ma soprattutto la si ascolta in ogni piega degli otto brani di questo disco, giunge a noi in questo produttivo 2021 con il titolo di The Falling.
Hooveriii – Water For The Frogs
Dopo la tempesta virologica e la risposta vaccinale degli uomini, sembra che il periodo che stiamo vivendo abbia influenzato davvero tanto le produzioni discografiche di questi ultimi tempi.
Clustersun – Avalanche
Una botta di space condita di psycho ed infarcita di shoegaze è secondo noi la risultanza di questo bel disco che non conosce soste durante il suo ascolto.
Sonny And The Stork – Nihil Difficile Volenti
Con una tiratura limitata a solo 100 copie (di cui la numero 84 è in nostro possesso) il lavoro dei Sonny And The Stork dal titolo Nihil Difficile Volenti arriva a noi in confezione cellofanata che, oltre al CD dal fronte psichedelico, contiene una bella cartolina che utilizzerò come segnalibro,
Pip Carter – The End From The Beginning Pt. 2
Se dall’inizio l’apertura è quella di un seguace della prima era pinkfloydiana con quei suoni da “viaggio” lisergico, anche in questa seconda parte di The End From The Beginning Pt. 2 c’è tutto il sound della produzione psichedelica che ha sempre accompagnato il rock dei “viaggi”.
Pip Carter – The End From The Beginning Pt. 1
Spensieratezza, psichedelia, una buona dose di underground ed il dado è tratto. Questo potrebbe essere il sunto per avere una descrizione completa del Pip Carter che dalla terra modenese ci proietta in un sound che ha il sapore di quella America di tanti anni fa, anche se poi la band gioca bene anche con elementi innovativi.
Mt. Mountain – Centre
La clausura di questi giorni ci ha messo di fronte ad una “cosa” compiuta: l’ascolto di alcuni lavori che ci sono giunti e la continuazione delle nostre letture preferite di cui qui non ve ne parliamo per opportunità.
Khadavra – Hypnagogia
I Khadavra sono una band proveniente dalla Svezia, e precisamente da Goteborg. La loro è una storia che con il disco di esordio, A True Image Of The Infinite, li catapulta direttamente nell’underground, un disco che secondo la mia opinione personale, vale la pena di ascoltare anche per capire il percorso che i Khadavra stanno attualmente compiendo.
Outwave – The Storm
La musica, da qualsiasi parte provenga, o ti colpisce direttamente o come spesso capita con certi esordi, non ti fa effetto ed allora pensi di aver perso solo tempo ascoltando.